Il gruppo dei ministranti, detti anche “chierichetti”, è un gruppo di ragazze e ragazzi che curano la liturgia nelle messe domenicali e nelle occasioni più importanti della nostra vita parrocchiale, come il Triduo Pasquale o la festa della Madonna della Guardia. Ne fanno parte ragazze e ragazzi dai primi anni delle elementari sino ai primi anni di università, e si dividono i vari compiti in base all’età e alla propria esperienza come ministranti.

Il termine ministrante deriva dal verbo latino “ministrare” che significa “servire alla tavola” e proprio in questo consiste il loro compito: i ministranti servono alla Tavola Eucaristica, cioè all’altare, prestando assistenza al presbitero presidente durante la Messa. Questo significa fare sì che tutto il necessario per la liturgia sia pronto e in buon ordine sull’altare all’inizio della celebrazione; che il celebrante abbia la dovuta assistenza al momento dell’Offertorio e della Consacrazione, come pure al momento della purificazione al termine dei Riti di Comunione.

Oltre al celebrante, i ministranti hanno un importante ruolo verso l’assemblea: con il corretto svolgimento dei loro compiti, i ministranti aiutano l’assemblea a raccogliersi in preghiera sotto la guida del celebrante. E quando i ministranti assicurano un servizio ordinato e composto sull’altare, l’intera celebrazione risulta più ordinata e il raccoglimento dell’assemblea è grandemente assecondato.

Si può ben capire, quindi, che il ruolo dei ministranti è di grande valore, in quanto è legato tanto all’azione del sacerdote quanto alla preghiera dell’assemblea, costituendo quasi un punto di unione fra i diversi protagonisti della Messa. Anche il Concilio Vaticano II riconobbe il loro ruolo, tanto da definire quello dei ministranti come “un ministero liturgico” e ne riaffermò l’importanza, chiedendo che coloro che svolgono questo compito sia opportunamente formati.

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